Email marketing nel 2024: perché gli utenti abbandonano le newsletter?
Controllare la casella di posta elettronica è diventata un’abitudine quotidiana, spesso più frequente dell’apertura della posta tradizionale. Con un numero di utenti e-mail in continua crescita, questo strumento si conferma una colonna portante del marketing digitale, offrendo uno dei ritorni sugli investimenti (ROI) più alti del settore. Perchè gli utenti abbandonano la newsletter creata da un brand?
Secondo Statista, nel 2024 i ricavi generati dall’e-mail marketing supereranno i 9,5 miliardi di dollari, confermando la sua centralità nelle strategie digitali delle aziende di tutto il mondo, a patto che si limitino le cause che portano gli utenti a disiscriversi dal servizio.
L’automazione come leva strategica
Come per molti altri canali digitali, anche l’e-mail marketing ha subito un’evoluzione rapida, grazie all’introduzione di sistemi di automazione che permettono di ottimizzare i processi e migliorare l’efficacia delle campagne. Secondo le ultime analisi, il 58% dei professionisti del marketing ritiene che l’e-mail sia il canale che beneficia maggiormente dell’automazione, superando persino la gestione dei contenuti e dei social media.
Soluzioni avanzate come Active Powered, il primo sistema di Customer Experience Automation in Italia, consentono di personalizzare ogni fase della comunicazione, raccogliere e analizzare dati sugli utenti e inviare messaggi altamente mirati nel momento giusto.
Fondata nel 2018, Active Powered si è rapidamente affermata come il principale rivenditore italiano di ActiveCampaign, piattaforma leader nel settore, passando da 20 clienti iniziali a oltre 1.200 aziende nel 2024 e raggiungendo un fatturato stimato di 2 milioni di euro.

Perché gli utenti abbandonano le newsletter?
Secondo un’analisi condotta da Active Powered su un campione di oltre 10.000 utenti, emergono tre motivi principali che spingono le persone a disiscriversi dalle newsletter:
- Mancanza di riconoscimento (40%): molti utenti si disiscrivono perché non ricordano di aver autorizzato l’iscrizione o ricevono comunicazioni troppo sporadiche. Un problema che evidenzia l’importanza di una strategia costante e riconoscibile, capace di rafforzare la familiarità con il brand.
- Messaggi errati o poco pertinenti (40%): quando le aziende non utilizzano in modo efficace i dati sugli utenti o personalizzano male le comunicazioni, il rischio è quello di perdere credibilità e valore agli occhi del destinatario. Errori come nomi sbagliati, offerte non pertinenti o frequenza di invio errata possono compromettere la relazione con il pubblico.
- Fine dell’interesse (20%): alcuni utenti semplicemente smettono di trovare valore nei contenuti ricevuti, oppure il brand cambia strategia comunicativa e perde il coinvolgimento di una parte del pubblico. In questi casi, è fondamentale segmentare correttamente gli iscritti e rinnovare costantemente l’approccio per mantenere alta la rilevanza delle comunicazioni.
Roberto Tarzia, COO e co-fondatore di Active Powered, ha così dichiarato:
“Questi dati dimostrano che il marketing automation non è una bacchetta magica, ma uno strumento potente se utilizzato con strategia e coerenza. Per mantenere alto il tasso di engagement e ridurre le disiscrizioni, è fondamentale costruire un rapporto di fiducia con gli utenti, offrendo contenuti pertinenti e inviandoli al momento giusto.”
Grazie a un approccio basato su dati e personalizzazione, Active Powered aiuta le aziende a creare campagne che non solo catturano l’attenzione, ma costruiscono relazioni di lungo periodo con i clienti. La piattaforma, partner ufficiale di ActiveCampaign, permette di integrare automazione, CRM e marketing digitale in un unico ecosistema, migliorando KPI fondamentali come tasso di apertura, engagement e conversioni.
Dal 2024, l’azienda ha inoltre iniziato a vendere la propria infrastruttura tecnologica ad altri rivenditori, condividendo un know-how maturato in sette anni di esperienza nel settore. Con un team di dieci professionisti distribuiti in tutta Europa, Active Powered continua a innovare, guidando le aziende verso una comunicazione più efficace, personalizzata e orientata al cliente.

Il futuro dell’e-mail marketing: personalizzazione e omnicanalità
L’evoluzione del marketing digitale non si ferma. Il futuro dell’e-mail marketing sarà sempre più integrato con altre forme di comunicazione, dalla messaggistica istantanea ai chatbot IA, per creare un’esperienza fluida e coerente per l’utente.
“La chiave del successo non è solo inviare e-mail, ma costruire relazioni durature con il pubblico” conclude Tarzia. “Chi saprà combinare personalizzazione, strategia e automazione riuscirà a distinguersi in un panorama sempre più competitivo.”
L’e-mail marketing, lungi dall’essere superato, continua a dimostrarsi uno strumento di valore per le aziende che vogliono ottimizzare il customer journey, migliorare la fidelizzazione e aumentare il ritorno sugli investimenti.
Fonte: Redazione | Marketingnotizie.com

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